Stevie Wonder
Nato il 13 nel 1950 nel Michigan, il cantante, cantautore e polistrumentista Stevie Wonder fece il suo debutto discografico all'età di 11 anni.
Soul e rhythm and blues, ma anche pop, funk, reggae e jazz. Una carriera iniziata da enfant prodige e perseguita sempre sotto il segno del successo Stevie Wonder non è solo un mito della musica nera Motown, ma un'icona di tutta la musica popolare.
Nel 1962 uscirono i primi due album: A Tribute To Uncle Ray, una raccolta di cover di brani del suo idolo Ray Charles, e The Jazz Soul Of Little Stevie, un assaggio di jazz orchestrale che già mette in luce l'abilità del polistrumentista , alle prese con pianoforte, percussioni e armonica. Un anno dopo pubblica The 12 Year Old Genius, che include una versione estesa della strumentale "Fingertips", eseguita con l'armonica. Il singolo balza ai vertici delle classifiche pop e r'n'b, premiando l'esuberante verve del giovanissimo Stevie. Nel 1967 arriva un altro successo: l'album I Was Made To Love Her scala le classifiche e l'anno successivo è la volta di For Once In My Life. L'inizio dell'età dell'oro è ufficialmente sancito dall'uscita di Music Of My Mind (1972), che scuote l'anima e la tradizione "nera" in generale, con un flusso incessante di scoperte musicali. L'utilizzo dei sintetizzatori porta una ventata di freschezza, già evidente a partire da "Love Have You Around", uno spumeggiante mix di rock, funky e soul. Seguono molti altri album importanti: Talking Book, Innervisions, Fulfillingness 'First Finale, Songs in the Key of Life e Hotter than July, considerati vere pietre miliari della musica e quasi tutti interamente scritti, composti, arrangiati e suonati in totale autonomia. L'inconfondibile riff "Superstition" lo trascinerà in cima alle classifiche: un torrido mix di funky, soul e r'n'b, in cui il clavinet lascia un'impronta elettronica e avvolgente. A seguire il singolo pop-jazz "Isn't She Lovely", dedicato a sua figlia Aisha, e "Sir Duke" che rende omaggio al mito jazz di Duke Ellington, con un'introduzione swing che sfocia in un motivo accattivante e allegro, in bilico tra il pop e jazz. Alcuni pezzi verranno poi riportati al successo dagli interpreti hip-hop: il funky di "I Wish" verrà ripreso, più di vent'anni dopo, dal rapper e attore Will Smith, senza tralasciare le innumerevoli cover delle sue canzoni più famose che possiamo trovare sulle piattaforme web.
Stevie Wonder vanta 10 singoli al numero uno della Billboard Hot 100 e oltre 30 brani presenti nella top ten degli Stati Uniti, ha vinto centinaia di premi tra cui 25 Grammy Awards, 1 Grammy Lifetime Achievement Award, 1 Academy Award e 11 American Music Awards. E' uno degli artisti solisti maschi più premiati e di maggior successo di tutti i tempi e ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.
Grande attivista e leader dei diritti civili, giocò un ruolo fondamentale nel rendere festa nazionale il compleanno di Martin Luther King Jr. e nel 2009 è stato nominato “messaggero di pace” dalle Nazioni Unite. Nel 2014 il Presidente Barack Obama gli ha conferito la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile statunitensee nel 2016 la città di Detroit ha intitolato una via a suo nome.
Fondamentale innovatore della musica nera, icona del suono Motown, nonché responsabile per aver allontanato il soul dalla sua componente blues,Stevie Wonder si è caratterizzato per lo stile naïf, raffinato e ambizioso con elementi pop, jazz e funky. I suoi brani, che hanno mostrato dagli anni settanta una cura sempre maggiore negli arrangiamenti,sono accompagnati dalla strumentazione sinfonica ed elettronica, nonché dalla voce dell'artista capace di spaziare da "tonalità calde e avvolgenti ad acrobazie aspre e pungenti".